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Recensione "Quando l'amore chiama, io non rispondo"

Libro: Quando l'amore chiama, io non rispondo

Autore: Anna Zarlenga

Editore: Newton Compton Editori

Copertina flessibile: 285 pagine

Stampa: 28/05/2020

Dove trovarlo:

Newton Compton Editori

Amazon

Kobo Books



AVVERTENZE!!! Se avete l’urgete bisogno di leggere un romanzo melenso quanto lo zucchero filato comperato dal venditore ambulante all’ultima festa di paese, i cui protagonisti dai folti, luccicanti capelli pieni di semi di lino, si sbaciucchiano ad ogni ora del giorno e della notte senza riuscire a sostenere una conversazione che sia appena appena costruttiva, beh NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!! 
Se proprio non riuscite a tenere giù le mani dall’ultimo romanzo Harmony in cui la bella protagonista dagli occhi color zaffiro e i peli delle gambe praticamente immateriali, anche senza il supporto della sua estetista di fiducia, dicevo la bella protagonista che timidamente si innamora del riccone di turno, certo bello con quei lunghi capelli alla Jason Momoa anche se leggermente increspati e il sedere di Channing Tatum ma pure un po' idiota perché non ha bene afferrato il concetto di contratto prematrimoniale che, sicuramente è poco onorevole, ma evita di farti rimanere sul lastrico dopo appena due anni di matrimonio, beh anche in questo caso NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!!

QUESTO LIBRO NON FA AL CASO VOSTRO nemmeno se sentite la smania insostenibile di farvi sommergere dalla storia della bella dama ottocentesca, dai cotonati capelli biondi e il corpetto stretto sul seno che sta per provocarle un enfisema polmonare, che la mattina al risveglio si ritrova accanto uno stuolo di uccellini colorati che le cantano canzoni d’amore mentre le acconciano in trecce la chioma già pettinata e affatto arruffata, dicevo la dama costretta dall’avaro padre a sposare il vecchio panzone di turno quando invece  avrebbe auspicato di andare in moglie al di lui fratello perché, ok i soldi, molto ok tanti soldi, ma gli addominali abbinati alla Captain America cosparsi di olio di ricino dove li mettiamo? Sono oltraggiata. Gli addominali sono fondamentali in un rapporto! Oltretutto la povera dama pare essere assolutamente ignara della fine che, per la legge del contrappasso, fanno i lussuriosi, costretti nel vortice infernale a ricordarsi del tempo felice ne la miseria.   

Ma se avete voglia di farvi corrompere da una storia travolgente come il barattolo della nutella durante il primo giorno di ciclo, se sentite la necessità di farvi affascinare da personaggi divertenti quanto le mie cadute di fronte alla prima cotta giovanile, se provate il desiderio di farvi conquistare da una serie di dialoghi frizzanti quanto la coca cola bevuta dopo una serata a base di alcol, beh QUESTO E’ IL LIBRO CHE FA PER VOI!!!
In realtà questo libro FA AL CASO VOSTRO anche se soffrite di ansia da tiramisù che deve rimanere nel frigo per due ore proprio mentre voi avete la necessità improcrastinabile di zuccheri raffinati. 
LEGGETO QUESTO LIBRO anche se soffrite di disturbo della personalità da musica che oddio amo l’amore quando sentite la Cura di Battiato e come sono appagata se ascoltate Felicità di Albano e magari vi viene pure voglia di un bicchiere di vino e di un panino, ma la canzone successiva è Depressissimo di Rancore e qui stendiamo un velo pietoso!!! 
And last but not least, QUESTO E’ IL LIBRO GIUSTO PER VOI se siete tormentate da disturbi generalizzati da capelli corti che sull’immagine che avevate dell’ultimo look di Victoria Bekham erano davvero considerevoli, belli, no bellissimi, ma su di voi l’effetto è quello del Willy Wonka di Johnny Depp.

Bene ora che gli imperativi avvertimenti sono stati espletati, direi che possiamo passare al romanzo.

L’autrice è Anna Zarlenga, insegnante, moglie, madre e blogger come si evince dal suo profilo Facebook. Nata a Napoli, laureata in Lettere Moderne, appassionata di cinema e di teatro comico. I suoi romanzi: “Ostinatamente single”, “Amore fuori programma”, “Spiacente, non sei il mio tipo”, “Un dolce Natale con te” ed ovviamente il nostro “Quando l’amore chiama, io non rispondo”. Potete trovarla qui.

Come di consueto, onde evitare problemi, vi lascio la sinossi copiata e incollata solo per voi.

Sinossi:  Aida è un’idealista nata e non ha paura di lottare per le cose in cui crede. Per questo ha deciso di difendere i diritti dei suoi colleghi accettando di diventare la rappresentante sindacale dell’azienda in cui lavora. Una mattina, mentre sta correndo per non arrivare tardi al lavoro, una distrazione la fa scivolare e cadere. E proprio mentre tenta di alzarsi un affascinante sconosciuto appare al suo fianco per soccorrerla. Anche se non è disposta ad ammetterlo, Aida sente che quell’incontro ha lasciato in lei un segno... Peccato che, proprio durante la riunione, le venga presentato il nuovo responsabile delle risorse umane, che Aida aveva promesso di contrastare con tutte le forze: si chiama Dennis Castelli ed è la persona che l’ha soccorsa solo pochi minuti prima. Decisa a non ascoltare il proprio cuore, Aida si impegna nella sua battaglia, anche se l’atteggiamento di Dennis non fa che confonderla: cerca di prendersi gioco di lei o è possibile che abbia davvero a cuore gli interessi dei dipendenti? Tra pregiudizi, battibecchi, equivoci e codici di condotta autoimposti, Aida e Dennis dovranno trovare un accordo. Non solo per il bene dell’azienda, ma anche per il proprio cuore.

Lei è Aida Lanzo, capelli corti e scuri, grandi occhi verdi, dall’animo battagliero e soprattutto odia il Lunedì. Ti sono vicina Aida! Il lunedì dovrebbe essere abolito per legge! Ci viene presentata mentre prende il treno per andare in ufficio e nel frattempo fa anche un po' di attività sportiva: la sua ginnastica prevede posizioni simil geroglifico sul treno e “mi consolo pensando di stare allenando gambe e glutei”. Quantomeno un seppur trascurabile accenno di attività c’è, la mia alacrità ginnica nell’ultimo mese, e giuro ho davvero provato a fare del vero sport, è stato scendere le scale interne di casa e più di una volta al giorno sia messo agli atti, per andare in cucina a prendere qualche cucchiaio di nutella e va bene lo ammetto a volte mi sono strafogata anche qualche fetta di pane.  
Ma torniamo alla nostra protagonista, lavora in un’azienda di assistenza, la Hello Inspiration Spa, in pratica fa la centralinista ma lei preferisce operatrice “di miracoli” ed è rappresentante sindacale nonché “ritardataria cronica” ma pare conosca il contratto collettivo a memoria “e se sgarri di una virgola è pronta a lanciarti addosso tutte la segreteria nazionale”. Per amore del vero si deve ammettere che “non è potenzialmente fastidiosa, ma oggettivamente fastidiosa”.

Lui è Dennis Castelli, ma se preferite potete chiamarlo “Messia”, attenzione, però, solo se siete in riunione, altrimenti va bene Dennis o Daniele, ma non ve lo consiglio. La sua voce è calda, ha “i capelli biondi che gli ricadono un po' ribelli sulla fronte e ha anche un accenno di barba”, per nessun motivo al mondo mancherei di porre l’accento sul suo lato B “di tutto rispetto”, pare sia un sedere “da cartolina” sia chiaro. C‘è un solo, piccolo, infinitesimale problema, adora il lunedì, pare sia un giorno “pieno di propositi”.  Non vorrei smentire nessuno, ma il mio unico proposito di lunedì mattina è quello di illudermi e credere con tutte le mie forze che sia sabato. 
Dennis ha una sua teoria sul lavoro “Ritengo sia fondamentale che il personale sia adeguatamente motivato”, concordo , lo dico sempre al mio capo che dobbiamo costruire una piscina sul terrazzino dell’ufficio corredata di sedie sdraio e postazione computer per aumentare la produttività. Non riesco proprio a capire perché non sia d’accordo con me!? Io la trovo un’idea rivoluzionaria!

Ma basta cercare di migliorare la produttività del personale del mio ufficio, torniamo alla nostra storia. 
Il primo incontro tra i due protagonisti avviene in una situazione particolare: lei è a terra “a contemplare il pavimento” e lui le passa un assorbente che le è caduto, con molta nonchalance, dalla borsa. 
Il secondo incontro avviene durante una riunione, Aida dopo averlo praticamente ingiuriato gli cade addosso. 
Il terzo incontro avviene in un locale, lei si è nascosta dietro un divanetto a quanto pare per “debellare acari” ma ad un certo punto finalmente rinsavisce e addirittura si ritrovano a cantare al karaoke Io vagabondo dei Nomadi, il problema è che la nostra protagonista canta come la nonnetta capo ultras del coro dei salmi in chiesa. Ora io non voglio sempre mettermi in mezzo, ma sappiate che anche io ho cantato questa stessa canzone ad un karaoke e nemmeno io ero propriamente un usignolo! Lei davvero ci prova ad odiarlo ma lui rovina tutto “con la sua snervante gentilezza”. Ora le cose precipitano considerevolmente, ma purtroppo per voi non posso aggiungere altro quindi vi consiglio caldamente di leggere il romanzo!

Facciamo una panoramica sui personaggi secondari:

Al primo posto troviamo la nonna “dal rossetto fucsia” di Dennis perché io la amo. Sembra mia nonna Maria, chiama a qualsiasi ora, non importa se sia l’alba o sia mezzanotte, lei deve dirti di mangiare. A proposito di questo ve l’ho già detto che mia nonna preparava, dopo la pasta al forno ovviamente, mi sembra superfluo anche solo dirlo, un bel piatto di carne con la salsiccia perché altrimenti cosa mangi come contorno, beh certo la salsiccia al forno è un contorno delicatissimo! Ma torniamo alla nonna di Dennis che vede Aida e pensa che lei sia diversa dalle altre “ragazze strane che si fanno i serf con mio nipote su postamat”. Sembra mio zio, l’altro giorno è entrato a casa agitatissimo chiedendomi di vedere se su Mediashock ci fosse il turbobi. Dopo un primo momento di tentennamento ho capito che dovevo andare sul sito di Media shopping e vedere se fosse disponibile la spazzola per pulire. Per la cronaca sappiate che mio zio non ce l’ha l’età della cara nonnetta! Come tutte le nonne anche lei non vede l’ora che il nipote metta la testa a posto e si sposi. Mia nonna mi aveva promesso la Modaca, la Mondial Casa in linguaggio comprensibile,  insieme al corredo che non ho capito bene in cosa consista, se mi fossi sposata, ma le sue speranze sono state disattese ed io forse, ma solo forse, sono riuscita a convincere il mio reticente fidanzato ad andare quantomeno a convivere dopo dieci anni insieme, quindi lei con quei soldi ha deciso di comprarsi il loculo al cimitero. Pensiamo sempre positivo mi raccomando! Io ora un appunto devo farlo, la convivenza è come il matrimonio in pratica. La batteria di pentole me la merito lo stesso no?

Al secondo posto non posso non infilarci Bartolo, l’uomo delle pulizie del luogo di lavoro di Aida e Dennis che ritengo, a momenti alterni, fondamentale per la storia.

Il terzo posto è occupato, a pari merito si intende, da Valeria, l’”anima pura” migliore amica di Aida e Salvatore, cugino di Dennis ma soprattutto “modello di pigiami” ad intervalli regolari.

A questo punto troviamo Margherita, il capo di Aida, una che non ha idea di cosa siano gli imprevisti “Gli imprevisti non esistono per Margherita, scommetto che il suo Monopoli nemmeno ce li ha”.

Il signor Gargiulo, la mascotte dell’ufficio che “ha un talento innato nel costruire discorsi apparentemente strani ma coerenti”

Dulcis in fundo troviamo Laura ma non vi dico chi è!

I personaggi sono bizzarri, fuori dal comune ma terribilmente reali e realistici. L’autrice ha avuto la capacità, e personalmente non mi aspettavo nulla di meno da lei, di rendere tutti assolutamente autentici e veritieri. Ognuno di loro ha un ruolo specifico che ottempera alla perfezione, ognuno di loro riesce non solo a manovrare la storia ma a farsi manovrare da essa, un po' come accade nella vita, scalpitando, smaniando e a volte contenendosi. A mio modesto parere, questo non è affatto scontato in un romanzo, non è semplice conservare un equilibrio e bilanciare una storia, ma l’autrice è riuscita, con competenza, a farlo senza tralasciare il fattore divertimento che è fondamentale, almeno per me.

Passiamo ai dialoghi, sono divertenti, spassosi, animati, per nulla monotoni o spicci anzi vi confesso che mentre leggevo distesa sul divano con un bel calice di vino bianco, ho incominciato a sbellicarmi dalle risate e non per le bollicine sia messo agli atti, ma per i discorsi dei due protagonisti. Vi dirò di più, ridevo talmente forte che mia sorella si è preoccupata e, questo l’ho saputo dopo, ha preso in considerazione il TSO. Ora io davvero vorrei fare qualche esempio ma non me la sento proprio di togliere royalty alla mia autrice preferita quindi vi lascerò con il desiderio di sapere! Non c’è bisogno di ringraziarmi!

CONSIGLI SPARSI

Siamo giunti al momento dei consigli sulla tisana. Per accompagnare questo romanzo ho scelto l’ infuso  alle ciliegie che può essere bevuto anche freddo visto che l’estate è alle porte. Innanzitutto sappiate che le ciliegie sono ottime alleate contro la ritenzione idrica e personalmente ne ho più che bisogno dopo la quarantena trascorsa a strafogarmi! Sono diuretiche e proteggono la vista che, per chi come me non è Benjamin Button e quindi di certo non ringiovanisce, è fondamentale per poter continuare a guardare lati B da copertina e addominali di pietra. Per questo infuso abbiamo bisogno dei piccioli delle ciliegie che dobbiamo far essiccare, quando sono asciutti ne versiamo un paio di cucchiai in un pentolino con dell’acqua. Dopo aver portato ad ebollizione lasciamo raffreddare l’infuso e poi possiamo iniziare a sperare che i nostri bulbi oculari possano continuare a radiografare lati B e addominali come se non ci fosse un domani per molto, molto tempo!

Ringrazio Alessia e la Pagina Facebook Voglio Rose nel Mio Giardino per il video lettura che potete trovare qui!!!




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