DANTE DI-VINO
I PUNTATA
LA VITA
Poiché il 2021, come sapete, o anche no, ma tranquilli ve lo
assicuro io, è l’anno di Dante, ho avuto un’idea, secondo me, perfetta. Mia
sorella sostiene, a torto aggiungerei, che le mie idee facciano schifo; mia
madre, dal canto suo, come tutte le brave mamme che supportano i propri figli a
qualunque costo la appoggia assicurando che è meglio quando non penso. Grazie
mamma! Il mio ragazzo, invece, nell’attimo in cui ho esposto la mia geniale
nuova idea ha deciso di creare, appositamente per me, un passatempo alternativo
dal titolo: “Giochiamo a moscacieca in autostrada così non siamo obbligati ad
ascoltare più sproloqui su Dante. Inizi tu!” A questo punto ringrazio tutti per
l’appoggio incondizionato che mi dimostrano così tenacemente; prendo atto del
loro blaterare molesto che non mi tange, sia messo agli atti, e vado avanti
sostenendo le mie meravigliose idee. Ho già accennato che questo è l’anno di
Dante Alighieri nato nel maggio del 1265 a Firenze e morto nel settembre del
1321 a Ravenna. Ricorrono, per cui, 700 anni dalla morte del Sommo Poeta ed io
ho preso la decisione di scrivere qualcosa su di lui e sulle sue opere. Non c’è
bisogno che mi ringraziate, lo faccio volentieri!
Questa prima puntata è dedicata alla vita di Dante che nasce
a Firenze probabilmente il 29 maggio 1265, la data non è certa, ma prendiamola
per buona, da una famiglia appartenente alla piccola nobiltà guelfa. Sottolineo
che il nome del poeta è Durante Alighieri, non Dante, ma il suo nome di
battesimo includeva troppe sillabe, per cui sì, meglio Dante, più incisivo e più semplice da ricordare. Si può affermare che il poeta fosse un esperto di marketing! Il padre,
Alighiero II degli Alighieri, era un commerciante, della madre conosciamo solo
il nome, Bella. Il nostro poeta studia grammatica, filosofia e teologia ed
entra in contatto con i poeti stilnovisti che, per chi non lo sapesse si
dilettavano nella composizione di versi d’amore. Giovani poeti, come Guido
Guinizelli, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni che, invece di girare per taverne e
bere a più non posso o fumare una quantità considerevole di oppio, moda
fortemente in ascesa nel XIII secolo, se ne stavano nelle loro camere a
scrivere poesie spesso rivolte a donne viste di sfuggita una mezza volta in
chiesa o durante una passeggiata o un funerale. Sappiate che la definizione dolce stil novo è propria di Dante che,
nella Commedia fa venir fuori dalla bocca del poeta Bonagiunta da Lucca
queste parole: “O fratem issa vegg’io, diss’elli, il nodo che ‘l Notaro e
Guittone e me ritenne di qua dal dolce stil novo ch’io odo!”. (Purg. XXIV vv.
55-57). Ora io vorrei davvero spiegare questi versi perché adoro le parafrasi,
ma mi trattengo, contro la mia volontà sia chiaro!
A 20 anni il caro poeta sposa, in un matrimonio combinato, Gemma
Di Manetto Donati dalla quale avrà 4 figli. Che tristezza! Io a 20 anni
studiavo e vivevo a Bologna, vivevo più, studiavo meno ed ora, a 32 anni la
situazione non è cambiata granché!
Dante partecipa alla vita militare e politica della sua
città, addirittura viene eletto tra i Priori, i custodi del potere esecutivo, i
magistrati più importanti della Signoria fiorentina. Il problema è la lotta
politica tra guelfi bianchi, con a capo la famiglia dei Cerchi che si oppongono
all’egemonia di Bonifacio VIII e guelfi neri, con a capo i Donati legati al
papa, che costa al caro poeta, il quale era schierato con i bianchi, la
confisca dei beni e l’esilio che lo conduce in giro per l’Italia. Tre sono gli
avvenimenti rilevanti nella vita di Dante: l’incontro con Beatrice, ossia Bice
Portinari, moglie di Simone De Bardi, quindi sposatissima, ma questo non frena
il poeta che le dedica di tutto e di più; la discesa di Arrigo VIII di
Lussemburgo in Italia e la sua elezione al trono imperiale che ispira le
Epistole ed ultimo, ma non per importanza, l’incontro con Cangrande della
Scala, signore di Verona.
Tranquilli, nel corso delle puntate vi spiegherò il motivo
per cui questi tre fatti sono fondamentali.
Dante muore a Ravenna il 14 Settembre 1321 di malaria, o
meglio a causa del morso di una zanzara da cui la malattia, come ha ampiamente
specificato mia sorella che, in un raro momento di enfasi letteraria, ha
elargito alla sottoscritta una quantità industriale di informazioni sulla
malaria che non ripeterò anche perché le ho dimenticate quasi tutte! Si, lo so,
la mia facoltà di ricordare fa schifo, ma il mio psicologo sostiene che io
abbia una memoria prettamente letteraria: in pratica se mi chiedete cosa ho
mangiato ieri c’è una probabilità dello 0,1 per cento che io lo ricordi, però
se mi chiedete la poesia che mi è stata assegnata per l’esame di quinta
elementare, la ricordo perfettamente, tutta, senza esitazioni.
CURIOSITA’
E’ il momento di dispensare qualche piccola curiosità
riguardante il Sommo Poeta che pare avesse una memoria straordinaria e non si
disturbasse affatto a nasconderlo. Nonostante fosse uno gnomo bruttino, non era
in alcun modo frenato in quanto a modestia, si riteneva intelligente e
particolarmente arguto, tutto vero per carità, ma lo mostrava apertamente. In
realtà il problema della mancanza di umiltà dovrebbe derivare dalla
costellazione che lo aveva visto nascere, quella dei Gemelli, che pare spinga i
suoi eletti alla presunzione. Ad esempio io sono bellissima, potete chiederlo a
mia madre se non mi credete, tuttavia non vado mica a dirlo in giro! Ma sono
nata sotto la costellazione dei pesci!!!
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