Passa ai contenuti principali
Recensione "Le nostre prime sette volte"


Libro: Le nostre prime sette volte

Autore: Bianca Marconero

Editore: Self  Publishing

Copertina flessibile: 374 pagine

Stampa: 10/10/2019

Dove acquistarlo:
https://www.amazon.it/nostre-prime-sette-volte/dp/1698674988/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=









AVVERTENZE!!! Se nutrite l’irrequieto desiderio di leggere una storia la cui protagonista, con il suo sbrilluccicante abito in poliestere di una gradazione molto intensa di magenta, altrimenti definito rosa shocking, si reca al ballo organizzato nell’ala est del castello fatato dove ad attenderla troverà il principe dai rilucenti capelli scuri, imbracato in un abito all’ultima moda blu cobalto e angustiato in calzamaglie abbinate fatte giungere direttamente dalla fabbrica dei nani di Biancaneve che, in tempi di crisi, hanno necessariamente dovuto cambiare occupazione, dicevo il principe, appena uscito dall’ultima lezione di valzer e foxtrot, pronto a concedere alla principessa il ballo che li consacrerà coppia dell’anno su Vanity Fair, NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!!
Se necessitate di una favola in cui la principessa dai lunghi capelli color del grano, testimonial di Pantene che, con la sua lunga treccia e il suo animale di fiducia va girovagando tra i reami alla ricerca di stagni pieni zeppi di rospi da baciare per rompere l’incantesimo della strega cattiva e sposare il principe che la manterrà finché “morte non ci separi”, beh anche in questo caso NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!!

QUESTO LIBRO NON FA PER VOI se avete l’urgenza di leggere una storia alla “Cinquanta sfumature” di grigio, nero, rosso, blu, verde e perché no rosa, in cui la protagonista si sottomette al maschio alfa, ovviamente ricchissimo e bellissimo, perché se sei brutto e povero grazie, ma no grazie e poi, se sei sgraziato e indigente, la stanza dei giochi non te la puoi permettere, quindi di che parliamo?
Ma se avete bisogno di una storia che possa distrarvi dalla fatica che fate tutti i giorni soltanto per sistemare i capelli, se avete bisogno di una distrazione che vi sollevi il morale dal ricordo altalenante della prematura morte di Derek Sheperd in “Grey’s Anatomy”, se sentite l’intensa necessità di stimolare le vostre sinapsi addormentate a causa di stress da capelli increspati anche senza umidità, beh QUESTO E’ IL LIBRO CHE FA PER VOI!!!

In realtà QUESTO LIBRO FA PER VOI anche se soffrite di ansia da merendine al cioccolato che, sull’immagine della confezione, sembrano le cascate del Niagara di zuccheri raffinati salvo per poi aprirle e ritrovarvi terribilmente deluse dalla quantità irrilevante di cioccolato che contengono, insufficiente a soddisfare persino il fabbisogno mensile di un criceto.

Ultimo ma non per importanza, LEGGETE QUESTO LIBRO se soffrite di stress da rossetto che si sbava e non perché Brad Pitt vi abbia baciato, ma perché la vostra mano proprio non ne vuole sapere di eseguire un contorno decente delle vostre labbra, o in alternativa, se soffrite di ansia da tacchi a spillo che ai piedi delle altre fanno l’effetto Naomi Campbell, ma ai vostri producono un cambio radicale di prospettiva e vi ritrovate a sembrare Rebel Wilson nel film “Non è Romantico?” che, per inciso, vi consiglio di vedere perché è spassosissimo! Personalmente ho un agghiacciante rapporto d’astio con i tacchi a spillo, anche senza spillo in realtà per cui Converse tutta la vita, anche perché le mie ginocchia e le mie caviglie non reggerebbero ulteriori perdite di potere e rovinosi capitomboli che causano irruenti sbaciucchiamenti con il suolo, meglio se lastricato di sampietrini!

L'autrice è Bianca Marconero, pseudonimo nato dai nomi dei suoi due figli, laureata in lettere, redattrice di riviste per ragazze, ha ideato e scritto i testi di una serie di libri per la prima infanzia.
Tra i suoi romanzi troviamo: "Un maledetto lieto fine", "L'ultima notte al mondo", la serie "Albion" " Non è detto che mi manchi" e molti altri.

Potete trovarla qui: 


Perfetto, abbiamo preso le dovute misure di sicurezza, abbiamo presentato l'autrice e parte della sua bibliografia, ora direi direi di non tentennare ancora e passare alla sinossi che, come al solito, ho copiato e incollato direttamente dall’ebook che ho scrupolosamente scaricato, ovviamente dopo averlo pagato perché, come ormai credo sappiate, ho un allarmante problema con le royalty! 

SINOSSI: 
«Io dovrei proprio licenziarti, Alice».
«Lo hai già fatto sei volte, Alex».
«Speriamo che la settima sia quella buona».

Quante volte devi licenziare la tua segretaria prima di capire che non puoi vivere senza di lei?

Alice Baker è una giovane copywriter, idealista e determinata, con una singolare propensione per i vestiti bizzarri. Alex è l’erede della Francalanza Visconti, la casa editrice leader nei periodici, e ha un gusto impeccabile per i vestiti.
Fin dal loro primo incontro, Alex e Alice decidono di non piacersi affatto. Non hanno niente in comune, non approvano lo stile di vita dell’altro, sono totalmente incompatibili. Alice pensa che Alex sia uno snob egocentrico e compiaciuto che gode nel farsi paparazzare con ragazze bellissime. Alex pensa che Alice sia una patetica sognatrice, che colleziona licenziamenti ed è convinto che, nonostante sia bellissima, resterà per sempre fuori dal suo radar.
Ma cosa succede se due persone che si sono già escluse a vicenda scoprono di non potere stare l’una senza l’altra? Se scoprono di essere attratti proprio dall’ultima persona al mondo che pensavano di prendere in considerazione? Per quanto tempo si può negare la passione e si può mettere a tacere un desiderio? Si può forse dire al cuore di non impazzire per l’unica persona in grado di toccarlo?
Dalle spiagge dell’isola di Capri, alle piste da sci di Cortina d’Ampezzo, passando per Milano e i corridoi delle vivaci redazioni di «Lollipop» e «Power Player», Alex e Alice si raccontano attraverso le loro prime sette volte. Sette strade diverse per entrare in collisione o separarsi per sempre. Una storia sulla ricerca dell’anima gemella e sulle sorprese del cuore. Perché le persone più sbagliate per noi possono farlo battere per il motivo giusto.



La sinossi è a posto. Passiamo ai protagonisti.
Lei: Alice Baker, detta anche “la gemella di Mercoledì Addams”, a settimane alterne definita “una che non sembra un elfo, ma una che lavora per strada come gli zingari che rubano i bambini”, copywriter e cameriera “bordata di nero. Anfibi, leggins, gonna di pizzo, maglietta a maniche corte, tutto è uniformemente cimiteriale. Perfino i capelli si allineano, ho un tono che sembra finito per sbaglio nel mio bagaglio genetico, dal momento che, come fototipo, sono chiara. Ho gli occhi azzurri e un incarnato che a parte le lentiggini, si colloca tra il tono “latte” e quello “bagliore associato ad apparizione religiosa”. Ci viene presentata durante un colloquio di lavoro presso un’importante rivista e………vorrei davvero, davvero dirvi di più ma proprio non posso, altrimenti so già che passerò il week end sul divano, in pigiama di pile a rimpinzarmi di cioccolato alle nocciole per i sensi di colpa, quindi questo è quanto: lei, colloquio di lavoro, rivista!
Alice è un personaggio alquanto peculiare, divertente senza cercare di esserlo, anzi, in realtà, cercando di non esserlo affatto e soprattutto è buona, organizza una colletta per aiutare una stagista che è stata licenziata. “E’ una persona ricca di sfumature” e l’autrice è stata particolarmente capace nel rivelare, poco alla volta, le varie sfaccettature della sua personalità, in effetti “non puoi pretendere di riassumerla in una parola” devi trattarla “come si maneggia l’uranio in uno stabilimento nucleare”. Per rendere l’idea: immaginate di essere sulla neve, in montagna in una delle località sciistiche più alla moda del mondo, qualcuno ha dato la festa più chic che può essere organizzata, tutti hanno indossato abiti di seta, organza, pellicce e arriva lei in “t-shirt sepolcrale con simboli satanici, fermata in vita da una specie di catenaccio da bicicletta che dovrebbe fare le veci di una cintura. Ha le gambe coperte dai collant neri, calza un paio di scaldamuscoli fluorescenti e anfibi, quanto al trucco, probabilmente ha usato un badile per mettersi l’eyeliner”. Adoro! Non ha paura di essere chi è, non vuole sembrare chi non è, non importa che sia a lavoro o ad una festa sontuosa, lei è sempre sé stessa, da prendere come esempio.

Lui: Alessandro Francalanza Visconti, si chiama come il palazzo in cui lavora Alice, ma potete chiamarlo “un pornocratere convinto che il mondo giri intorno a lui”; “un tipo ben vestito, attraente, con una testa di ricci di un biondo ideale. Che non credevo esistesse”, i suoi occhi “di un grigio cristallino. Sembrano d’argento”. All’inizio appare come “una divinità a cui non frega nulla dei comuni mortali. Mi appare bello, ma di una perfezione distante, crudele”.
La prima cosa che fa come capo di lei è ordinarle di far gentilmente uscire fuori dal suo appartamento Lina, o Natalia o Pasqualina va bene ugualmente, l’importante è che il nome evochi il Natale: “Quindi fammi capire, dovrei andare a casa tua, dove forse ci sarà una ragazza, forse no, che si chiama Natalia o forse no, per accompagnarla alla porta e farmi dare un numero di telefono che forse userai, o forse no?”
 Alice, da brava stagista va a fare il lavoro sporco, ma qualcosa va storto (ovviamente non vi dico cosa) e Alessandro si ritrova l’appartamento vandalizzato, ma almeno ha capito “quanto fosse imprudente portare a casa mia una sconosciuta di 19 anni, rimediata a una festa”. Doveva farsi distruggere casa per prendere consapevolezza? Bah. Uomini!
Quello di cui sopra è il motivo del primo licenziamento di Alice. A questo ne seguiranno altri sei, ma non posso proprio svelarvi altro!
Tra i protagonisti si instaura sin da subito un rapporto molto particolare, di odio e odio in realtà, “altamente intersecabili sul lavoro, ma incompatibili nel resto della vita”.
La situazione, però, è destinata a cambiare: iniziano ad affiorare i sentimenti. E’ lui, in realtà, ad avere l’epifania “Non eri fuori, eri dentro. E questa rivelazione dell’ovvio mi ha scombussolato. Mi ha preso il panico” perché checché se ne dica rimane pur sempre un uomo! A differenza degli altri protagonisti maschili di cui ho letto, Alessandro non cerca di sminuire ciò che prova e di fuggire. Dopo un tentennamento iniziale necessario quanto il portatovaglioli come bomboniera per un matrimonio, stabilisce la sua posizione nei confronti di Alice.
Lei, al contrario, è reticente all’inverosimile, praticamente sempre, infatti “mi irrita. Tutto di lui mi infastidisce. Il fatto che io non smetta di pensare a lui, però, è la cosa che mi infastidisce di più.
Ora nella prima parte devo dire che ho odiato il protagonista, non eccessivamente, solo un po’: troppo borioso, troppo Sono il Signore Dio tuo, inginocchiati! Proseguendo nella lettura, però, la percezione dei protagonisti cambia, almeno la mia è cambiata ed ho iniziato quasi ad odiare lei perché davvero è tosta, lo rifiuta all’infinito. Ora, io non sono proprio la regina dei sentimenti, ma lei è la regina di ghiaccio, non perché non provi nulla per Alessandro, ma perché è terrorizzata, sentimento più che normale, ma Alice  persiste e resiste fino alla fine…….del secondo libro in realtà. Ebbene sì, la storia non si conclude con questo testo e vi consiglio caldamente di leggere anche il secondo perché non si può proprio lasciare la storia di Alex e Alice a metà. Tra i due c’è una pregevole incapacità di comunicare, non riescono ad essere sinceri e si trincerano dietro le loro paure e le loro supposizioni, proprio come facciamo tutti noi!
Passiamo ai personaggi secondari, fondamentali come il guanciale nella carbonara, non so se rendo l’idea!
In pole position troviamo Pietro Foscarini detto Fosco, detto anche “solito esempio di cecità maschile all’ultimo stadio”, cugino di Alessandro, disponibile, divertente e “maledettamente bello”, purtroppo anche “totalmente fidanzato”. I migliori sono sempre presi!
Al secondo posto abbiamo Carlotta dei Pinzi Ranieri una “che ha bevuto dallo stesso biberon d’oro di Alessandro”, non compare quasi mai fisicamente, ma il suo spirito placcato d’oro aleggia sulla storia come una banconota da cinquecento euro inafferrabile.
Al terzo posto, ma sul podio sia chiaro, c’è Cassandra, amica di Alice detta anche “signorina purtroppo”, la prima a rendersi conto dei cambiamenti che avvengono nel rapporto tra i protagonisti e, a questo punto, oserei dire che è il personaggio più sveglio del romanzo.
Ultimo, non certo per importanza, l’unicorno di pezza, regalo d’addio di Pier “che ha un talento pazzesco per le prospettive”.
Personaggi affascinanti, psicologicamente ben definiti, caratterialmente atipici, ma terribilmente naturali. Sembrano reali. Fondamentali per la storia, insieme ai protagonisti, la plasmano, la modellano. Probabilmente senza tutti i personaggi di contorno che danno vita al microcosmo creato dall’autrice, la storia non avrebbe un prosieguo. Ognuno di loro, nel mondo più confacente possibile, influenza e trascina la trama permettendole di progredire.
I dialoghi sono molto divertenti, frizzanti, allegri, spesso flessibili ed efficaci, stilati con naturalezza ed articolati in modo da far percepire l’evoluzione degli stati d’animo e della consapevolezza dei personaggi.
“…….la villa degli Hannover ad Anacapri ti lascerà senza parole”
“Ne dubito. Io le parole le trovo sempre”
“Soprattutto per contraddire me”

Voi avete letto questo romanzo? Cosa ne pensate?


CONSIGLI SPARSI:
E' arrivato il momento tanto atteso, probabilmente solo da me, dei consigli sulla tisana da accompagnare alla lettura di questo frizzante romanzo! La scelta è ricaduta sul Masala Chai, un tè speziato indiano che mi porta alla mente il carattere intenso della protagonista del romanzo. In hindi il termine chai significa tè, masala invece identifica la più comune versione al latte dolce e speziata, pare sia stato creato da un re indiano ed usato come bevanda curativa. Questo tè è molto particolare, contiene varie spezie: cannella, cardamomo, zenzero, chiodi di garofano, pepe nero o rosa e questo è importante perché ognuno di questi ingredienti ha delle proprietà benefiche: la cannella è ottima per contrastare il diabete, il cardamomo aiuta la digestione, i chiodi di garofano hanno proprietà antisettiche, in pratica una sorta di kit di primo soccorso in una tazza! Importantissimo è l'effetto simil-antidolorifico per i dolori mestruali e a me basta unicamente questo motivo per far diventare il summenzionato tè il mio preferito, quindi personalmente ne consiglio l'assunzione perlomeno ogni 28 giorni circa, ma mi raccomando a non esagerare perché è pur sempre un tè, quindi  contiene sostanze eccitanti, ragion per cui niente Masala Chai prima di andare a dormire! 








Commenti

Post popolari in questo blog

 TOP FIVE BOOKS  NOVEMBRE 2021 5 libri da leggere prima dei 30 anni (anche dopo va bene!) 1 "Non sono una signora" di Anna Premoli Potete trovarlo qui Amazon Newton Compton 2 "Restiamo solo amici" di Abby Jimenez Potete trovarlo qui Amazon Newton Compton 3 "Hic est sanguis meus" di Giorgio Paganucci Potete trovarlo qui Amazon Babelezon 4 "Mia" di Stefano Baldeschi Potete trovarlo qui Amazon 5 "Relentless" di Karen Lynch Potete trovarlo qui Amazon Mondadori
#RESTIAMO A CASA PARTE VIII La lettura ai tempi del Coronavirus Consigli su come trascorrere il tempo in maniera proficua Siamo giunti all'ottava parte di questa rubrica. Dal quattro Maggio inizierà la tanto attesa fase 2 e pare che finalmente potremo uscire un pò, alcune attività potranno riaprire, purtroppo non le estetiste e i parrucchieri, quindi a quanto pare rimarrò ancora per un pò la figlia illegittima di una scimmia! Ecco un prospetto della seconda fase: - potremo incontrare i parenti indossando le mascherine, ovviamente senza fare assembramento e mantenendo le distanze. Potrò vedere il mio fidanzato  finalmente ! Dite che si accorgerà dei due, tre, forse quattro chili in più che il mio corpo ha molto poco deliberatamente acquisito???; - si potrà salire sui mezzi pubblici ma solo con la mascherina, stessa cosa vale per gli uffici e gli esercizi commerciali; - non potremo, però, spostarci nelle seconde case. Io non ne ho per cui il problema non me lo pongo
 TOP FIVE BOOKS  Ottobre 2021 5 Libri da leggere prima dei 30 anni (anche dopo va bene!) 1 "L'incubo di Hill House" di Shirley Jackson Potete trovarlo qui Amazon Adelphi 2 "Il Libro delle Ombre" di Stefano Lanciotti Potete trovarlo qui Amazon 3 "Come hai detto che ti chiami?" di Simona Fruzzetti Potete trovarlo qui: Amazon 4 "La Regina ribelle. Il Romanzo di Eleonora di Aquitania" di Elizabeth Chadwick Potete trovarlo qui: Mondadori Amazon 5 "Mai una gioia" di Lea Landucci Potete trovarlo qui Sperling e Kupfer Amazon