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Recensione "Chasing Clementine (JCube Series Vol. 2)" di Anne Went e Mari Thorn




Libro: Chasing Clementine (JCube Series Vol.2)

Autore: Anne Went e Mari Thorn

Editore: Thorn e Went

Lunghezza stampa: 253 pagine

Stampa: 13/12/2019

Dove acquistarlo:








AVVERTENZE!!! Se sentite la pressante necessità di leggere un romanzo in cui la protagonista, dal carattere risoluto quanto quello di un criceto lobotomizzato, si lascia sedurre e abbandonare dall’affascinante maschio alfa che, con il suo bel tappeto persiano di peli sul petto, la ammalia, la rigira come fosse un impasto per la pizza e poi la lascia sola, sperduta e singhiozzante, beh NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!! 
Se avvertite l’incontentabile bisogno di immergervi in una storia in cui il principe in collant color del mare, cappello con piuma annessa e cavallo bianco, salva la bellissima principessa al solo fine di ingravidarla e farla vivere nel tanto agognato e vissero felici e contenti beh anche in questo caso NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!!
Se sentite l’irrefrenabile desiderio di leggere una storia alla “Twilight” in cui il vampiro innaturalmente bello e dagli occhi dall’insensato colore miele / ambra, si innamora dell’umana di turno affetta da idiozia grave e deve pure guerreggiare contro il licantropo che, ahimè, è colpito dai suoi stessi disturbi in fatto di donne, anche in questo caso IL LIBRO IN QUESTIONE NON FA PER VOI!!!
Ma se avete voglia di leggere un libro in cui la protagonista è una ragazza impertinente, insolente e non ha paura di sporcarsi le mani, se avete voglia di leggere un romanzo in cui nessun principe salva la principessa, ma in qualche modo è la principessa che si salva da sola, beh QUESTO E’ IL LIBRO CHE FA PER VOI!!!
In realtà QUESTO LIBRO FA PER VOI anche se soffrite di disturbi da ritardo cronico che vi impediscono di arrivare in orario anche al vostro matrimonio; se soffrite di tedi da borsa extralarge, che Mary Poppins scansati proprio, salvo per poi non trovare mai nulla nel momento del bisogno.
Ed ultimo, ma non per importanza, QUESTO LIBRO FA AL CASO VOSTRO se soffrite della sindrome premestruale che la carbonara con la Nutella con una nevicata dolomitica di zucchero a velo e una quantità eccedente di pane e frittata non è poi così male o, in alternativa, se soffrite di ansia da prestazione che vi assale ogni volta che dovete chiamare la pizzeria per ordinare una pizza extralarge con sopra tutto il necessario per il cenone di capodanno!

Bene ora che i dovuti avvertimenti sono conclusi passiamo alle autrici: Anne Went e Mari Thorn che si sono conosciute su Facebook ed hanno stretto un sodalizio che pare andare molto bene.
Tra i loro romanzi ricordiamo “Loving Donovan”, “Tutto questo o nulla”, “Una notte arrivi tu”, “Il tuo passo era troppo veloce”

Potete trovarle qui:

Ora passiamo alla sinossi copiata parola per parola dall’ebook che ho acquistato su Amazon.


Sinossi: - Tu sei ossessionata dai soldi!

    - Io sono ossessionata dalla MANCANZA di soldi, mio caro!



Bello, più che benestante, persino nobile (anche se ormai la cosa non fa più effetto nemmeno a Windsor) e con una carriera in crescita nella politica estera, Teddy J. Brummidge ha praticamente tutto, compresa una buona dose di snobismo.

Piccola ma terribile, graziosa solo se decide di darsi una sistemata, Clementine Douglas è sempre alla ricerca del lavoro che le cambi la vita. Nel frattempo accetta ogni possibile ingaggio, meglio se con vitto e alloggio incluso, anche se il carattere bellicoso, una lingua tagliente rischiano spesso di crearle problemi e stressare un conto bancario perennemente in rosso.

Cosa hanno in comune due tipi così? Semplice: il matrimonio dei rispettivi migliori amici. E se le cerimonie durano solo poche ore, ci penseranno Murphy (sì quello della legge), un fratello impiccione e una Lady invadente a fare in modo che le loro strade tornino ad incrociarsi.

Quanto è difficile ammettere che ci si può innamorare proprio dell'ultima persona che avremmo immaginato? Tra letti da rifare e riunioni a Whitehall, Teddy scoprirà quando può essere complicato...... CHASING CLEMENTINE!


Ora che avete un’idea della storia, possiamo parlare dei protagonisti:

Lei: Clementine Douglas, ma potete chiamarla “nocciolina”, ovviamente non prima di aver familiarizzato a sufficienza, definita saltuariamente “stronza bigotta”, è una domestica free-lance e fa la cameriera in un locale non proprio all’ultimo grido. Ci viene presentata nel 2012 mentre fa presa sul collo di Lucy Marie Olsen “l’individuo più stupido e cattivo mai partorito da essere umano. Io la adoro!
E’ “piccolina, magra, occhi scuri, naso impertinente” “di seno ha una retromarcia e l’altezza è quella di un nano da giardino”, ma è una di quelle persone contro cui non vuoi schierarti “anni di faccia tosta e di lavori di ogni tipo mi hanno dato un’abilità superiore alla media per la menzogna strutturata”.
Clementine è il mio personaggio ideale: bella, non bellissima, impertinente più del necessario e simpatica quanto basta, soprattutto odia essere aiutata. L’esatto opposto degli stereotipi di donna/principessa che secoli di favole ci hanno instillato.

Lui: Theodore Jerome Brummidge, detto anche “Teddy”, “mascellone” o “trivella”, ma non vi dico perché, appartiene ad un’importante e ricca famiglia e si occupa di politica. Ci viene presentato in un locale mentre aspetta che sul palco compaia una formosa entraineuse tutta curve e invece si ritrova “uno scricciolo magro come un’acciuga con una parrucca rosa e un paio di occhiali di plastica a forma di cuore”.
I due si incontrano nel bagno delle donne del locale in cui Clementine lavora, ma non posso aggiungere molto altrimenti vi sottraggo ogni divertimento e non mi sembra affatto corretto. Il secondo incontro avviene al matrimonio della migliore amica di lei con il migliore amico di lui e la terza volta si incontrano in montagna e vorrei davvero svelarvi cosa accade ma proprio non posso farlo.
Clementine e Teddy sono complementari e contrastanti al contempo: nessuno dei due pare essere “geneticamente predisposto ad innamorarsi”, sono due personaggi complessi che difficilmente riescono a istituire legami, ad avere fiducia nelle persone. Teddy, però, è consapevole delle sue capacità, sa quello che vuole e non si ferma fino a quando non ottiene tutto ciò per cui ha lottato, Clementine, al contrario, si arrangia, rimedia lavori saltuari del tutto mediocri, pare non essere assolutamente consapevole delle sue potenzialità. Entrambi sentono strane voci a mo’ di grillo parlante: lui sente la voce del fratello che peraltro è vivo e vegeto che lo mette in riga “non fare questo” "non fare quello”; lei sente la voce della sua migliore amica, anche lei vivissima.
Ovviamente la situazione precipita: i due protagonisti si baciano, un bacio che è qualcosa di spettacolare “Dopo avergli concesso qualche secondo di intimità gli pianto due dita a lama sotto le costole”. IO.LA.AMO!!!

Dopo un “risveglio nature” seguito ad una notte di eccessi alcolici, ed una gita a Mont Saint-Michel lei parte per l’Honduras con una ONG.

Quindi ricapitolando, abbiamo due protagonisti, lui che “non si portano le ragazze a casa. Iniziano a riempirti il bagno di ogni sorta di boccetta, di creme per il corpo e almeno dieci tipi diversi di spazzole, lei che “personalmente non ti permetterei di toccarmi nemmeno fossi l’ultimo sulla faccia del pianeta e dormo benissimo anche se ti ho visto mezzo nudo. Le cose prendono una strana piega, ma lei “ha provveduto a stirare con abbondante vapore sparendo all’improvviso”. Clementine quindi decide di partire e lui la segue o forse è meglio dire, la insegue. Ora io due paroline qui devo proprio spenderle: non mi sembra affatto giusto, lui la segue addirittura in Honduras, il mio ragazzo, invece, mi ha dimenticata nel bagno di un bar, nel senso che ha proprio scordato che fossi con lui: ero andata un attimo in bagno perché una donna se non fa la pipì duecento volte al giorno non può essere definita una vera donna e lui se ne è andato dimenticandosi di me! So che può sembrare una bugia, ma giuro che non l’ho inventato!

Dopo aver fatto il punto della situazione e aver appurato che il mio ragazzo ha la memoria di Drew Barrymore in “50 volte il primo bacio” direi che è opportuno farneticare un po’ dei personaggi secondari che sono piuttosto fondamentali ai fini della storia:

in prima posizione troviamo l’unica, la sola, l’intramontabile, è il caso di dirlo, Lady Brawster, detta anche “ottuagenaria malefica”, una sorta di Deus ex machina dell’intero romanzo, ma ahimè non posso approfondire il discorso nonostante amerei farlo!
In seconda posizione c’è Patrick, il fratello di Teddy un giovane “poca carne e molte ossa” dagli improbabili outfit: ne cito uno solo per rendere l’idea “giacca giallo limone, pantaloni alla zuava di un inquietante marrone e camicia a quadri stile tagliaboschi svedese. Per non parlare degli occhiali con la montatura optical e del cilindro di peltro verde”. E’ un vero fuoriclasse nelle similitudini “Magari è perché sei innamorato? E’ una cosa fastidiosa essere innamorati. Ti prende come un prurito….Sai quando ti si addormenta un piede e senti tutte quelle punture quando provi ad appoggiarlo? Ecco, essere innamorati e fare finta di niente è come appoggiare un piede addormentato. Fastidioso”. Dante scansati proprio!
Al terzo posto troviamo Greta, la migliore amica della nostra protagonista, una donna di classe, tanto che “conoscendo la sua classe” dà l'impressione che abbia "raccolto" Clementine "in una onlus".
Andiamo avanti ed ecco a voi Charlie, ma potete chiamarlo “pennellone” amico di lui “svagato ma in assoluto la persona più corretta che conosco” e Cliff “è talmente in un altro universo da renderlo difficilmente classificabile”. I due insieme a Teddy, formano il trio Jerome.
Vorrei infine parlare di un personaggio che non è presente fisicamente ma il suo spirito svolazza su tutto il romanzo, sto parlando di Murphy, ovvero Edward Aloysius Murphy con la sua legge per cui «Se qualcosa può andar male, lo farà>>, questo il mantra di Clementine cui mi associo!

I personaggi sono particolarmente estrosi, ma molto realistici, costituiscono un turbinio di caratteri differenti, voci differenti che però convergono in un’unica direzione, ossia la realizzazione della storia. Muovono la trama, la plasmano e la modellano per arrivare ad un fine. Senza di loro probabilmente non ci sarebbe stata alcuna storia da mettere in moto ed accompagnare al compimento.
I dialoghi sono davvero esilaranti:
“i soldi non fanno la felicità”
“i soldi no, è come li spendi che fa la differenza” e qui, se me lo permettete, vorrei stendere un velo pietoso sul conto in banca che non ho. Sappiate solo che gli ultimi soldi che ho speso sono andati direttamente nelle mani di mia sorella. La cara sorellina è in vacanza in Australia su una spiaggia con 50 gradi all’ombra, mentre io me ne sto in una stanza a meno cinque gradi con i termosifoni rotti, un pigiama di pile e circa due quintali di mostaccioli equamente divisi per colore a pregare l’adipe affinchè non prenda illecito possesso delle mie cosce e dei miei fianchi.
Bene dopo il mio sproloquio, direi di avviarci alla conclusione di questa recensione che altrimenti temo possa diventare un’odissea da cui dubito di saper uscire.

Voi avete letto questo libro? Cosa ne pensate?


CONSIGLI SPARSI:
Bene bene, siamo arrivati ai tanto amati consigli sulle tisane. Poiché sono appena trascorse le vacanze di Natale e sicuramente tra cenoni e aperitivi avrete accaparrato una esosa quantità di grassi saturi, insaturi, trigliceridi, fosfolipidi e simili, esattamente come me, la tisana consigliata ad accompagnare la lettura di questo libro è il tè allo zenzero che ha molteplici proprietà benefiche, infatti viene utilizzato anche nella medicina ayurvedica. Innanzitutto lo zenzero è un toccasana per i dolori di stomaco e, se avete mangiato una quantità sproporzionata di panettoni come ho fatto io, sicuramente avrete qualche doloretto, ma niente panico, un pò di tè allo zenzero è passa tutto perché ha un effetto lenitivo, tanto che viene utilizzato anche per la tosse, altro che Bisolvon! Le proprietà di questa magnifica pianta, inoltre, favoriscono la digestione e riducono il gonfiore addominale, ovviamente senza un pò di dieta e di esercizio fisico, domani mattina nessuno di noi si sveglierà con il fisico di Gisele Bundchen, quindi un pò di sforzo bisogna pur sempre farlo, ma lo zenzero aiuta! Personalmente credo che da qui al tremila berrò almeno una tazza di tè allo zenzero al giorno, dopo le feste anche due, o tre, o quattro, dipende dalle leccornie cui andrò incontro! 










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