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Recensione "Ostinatamente single (Un cuore per capello)" di Anna Zarlenga



Libro: Ostinatamente single (Un cuore per capello)


Autore: Anna Zarlenga

Editore: PubGold

Copertina flessibile: 416 pagine

Stampa: 14/05/2018

Dove acquistarlo:

Amazon: "Ostinatamente single" di Anna Zarlenga 


Mondadori Store: "Ostinatamente single" di Anna Zarlenga





AVVERTENZE: se sentite l’insopprimibile smania di leggere una storia alla Biancaneve, in cui la povera, piccola, pallida, esangue principessa, imbottita di triazolo-benzodiazepine, rimane in attesa, ovviamente nella sua bara di cristallo, del bel principe che per tutta la durata della storia se ne stà tra gli sfarzi del suo bel castello e solo alla fine, quando, ormai, è tutto già bello e pronto va nel bosco e la sveglia con un bacio, dopo che i poveri nani hanno fatto tutto il lavoro sporco, beh NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!! Per la cronaca sappiate che il nome del principe di Biancaneve è Florian, ma a nessuno importa un fico secco di come si chiami purchè soddisfi i requisiti di principe azzurro: belloccio, leggermente intraprendente, ma non troppo, ricco, anzi molto ricco, deve assolutamente avere un regno e un castello, deve necessariamente conoscere una strega e aver sconfitto almeno un mostro, meglio se un drago, deve indossare qualcosa di azzurro e soprattutto deve saper baciare, altrimenti poi le maledizioni come le spezza?
Se avvertite la travolgente brama di leggere un libro in cui l’eroe di turno, un eroe di tutto rispetto sia chiaro, con pettorali oliati e capelli al vento sulla falsariga di Lorenzo Lamas in “Renegade”, salva la ragazza affetta da penuria di tessuto adiposo che, ahimè, è stata rapita da un ranocchio che pretende necessariamente di essere baciato per poter tornare ad essere umano, beh, allo stesso modo, NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!!
QUESTO LIBRO NON FA PER VOI se sentite la necessità dirompente di immergervi in un romanzo alla “Harmony” in cui l’ingenua ragazzina si ritrova, come per magia, tra le lenzuola di seta del letto dello sceicco, nel suo yacht ormai salpato senza che lei se ne sia accorta, oppure tra le lenzuola del greco, insomma l’importante è che siano lenzuola di un letto, possibilmente enorme con materasso memory foam e se a portata di mano c’è del ghiaccio è anche meglio, giusto per abbassare i bollenti spiriti!
Ma se avete voglia di leggere una storia divertente, arguta, leggermente romantica, in cui la protagonista è una donna per nulla ossessionata dagli zuccheri raffinati che il suo corpo può sostenere, il protagonista è un uomo bello, perché la bellezza non guasta mai, e soprattutto affatto spaventato dalle relazioni o dall’amore beh QUESTO E’ IL LIBRO CHE FA PER VOI!!!
In realtà QUESTO LIBRO FA PER VOI anche se soffrite di sindrome da attività fisica che avreste dovuto iniziare il primo gennaio e i buoni propositi c’erano davvero tutti, li avete anche scritti sul block notes, ma poi la comodità del divano, il calore della coperta e il bisogno di film strampalati ha avuto la meglio ed ora l’unica risorsa ginnica che avete è la ricerca del telecomando tra i cuscini del sofà. Ultimo ma non per importanza, QUESTO LIBRO FA AL CASO VOSTRO se siete affette da una non troppo rara forma di ansia da merendine in piena notte che vi fa giustamente pensare che le calorie appena ingerite non valgano perché in pratica il vostro corpo è addormentato, salvo per poi scoprire, dopo qualche mese e l’appuntamento con la bilancia che forse forse quelle calorie si sono irrimediabilmente stanziate su ogni singola parte del vostro corpo.

Bene ora che i necessari avvertimenti sono completi possiamo passare al libro.

L’autrice è Anna Zarlenga. Se avete letto le precedenti recensioni sapete che “Ostinatamente single” non è il primo romanzo della suddetta autrice che commento, questo perché io l’adoro, adoro il suo modo di scrivere e adoro i suoi personaggi quindi quando posso vi propino le recensioni dei suoi libri. Prego!

L’autrice è Anna Zarlenga, insegnante, moglie, madre e blogger come si evince dal suo profilo Facebook. Nata a Napoli, laureata in Lettere Moderne, appassionata di cinema e di teatro comico. I suoi romanzi:  “Amore fuori programma”, “Spiacente, non sei il mio tipo”, "Ostinatamente single".

Dove trovarla:


Bene ecco a voi la sinossi come sempre copiata e incollata dal libro che ho comprato su Amazon.

Sinossi: Maria è pienamente soddisfatta della sua vita: blogger, giornalista freelance ed editor in una piccola casa editrice, non ha tempo né voglia di pensare all'amore. Ha superato, ormai, la soglia dei trenta, ma non ha intenzione di rinunciare alla sua libertà né ai suoi equilibri. Peccato che il destino voglia remarle contro. Con una madre ultra chic che ha deciso di farla dimagrire a tutti i costi e farle sposare un noto avvocato, un'amica stramba che cerca di convincerla a lasciarsi andare e un cambio di vertice aziendale in corso, la poverina sembra non trovare pace. La catastrofe pare vicina, tanto più che il nuovo capo è il suo incubo personale: Giulio Valenti, bellissimo, plurilaureato e... prima cotta di Maria. Avevano solo tredici anni, ma lei non ha mai dimenticato l'umiliazione che ha subito per colpa sua, quando è stata schernita di fronte a tutta la scuola.  Giulio la perseguita, anche in quello che lei credeva essere solo il suo campo. Tra tentativi di affermare la sua superiorità, schermaglie continue con l'uomo che le ha rovinato per sempre l'immagine di se stessa e nuove alleanze con persone insospettabili, la vita di Maria prende una piega vorticosa e ancora più eccentrica.
Come fare a scrollarsi di dosso la madre che preme per organizzare un matrimonio entro la fine dell'anno? Come aiutare un nuovo amico? E, soprattutto, come evitare di innamorarsi ancora perdutamente di Giulio?

Lei è Maria Fiume, 35 anni, lavora presso una piccola casa editrice, fa la giornalista free-lance e gestisce un blog sulla bellezza di essere single! Vi consiglio di leggere il romanzo e di soffermarvi sul suo blog perché è davvero davvero molto divertente e particolarmente stimolante! Non è la solita modella protagonista di romanzi: “sono rotonda, ma ho sempre pensato di avere un bel sorriso e pensieri profondi per attirare l’altro sesso”. Ha un “astio nemmeno troppo celato per i trasporti in gomma” e si illude “che con una sana e corroborante camminata il mio metabolismo lento possa funzionare meglio e aiutarmi a smaltire quei sei o sette chili in più che mi ritrovo”. Esattamente come me che penso che salire le scale mi darà il sedere di Jennifer Lopez! Ha “una passione segreta per sfogliatelle e brioche….e la pasta al forno, le focacce, le fritture miste”, ma non basta è anche “caffeina dipendente e brioche dipendente”. Mi ci rispecchio proprio, io ho una passione non tanto segreta per la Fiesta, il kinder bueno, la crema chantilly e la nutella, per carità non dimentichiamo la nutella!
La frase di introduzione del romanzo è “Gli uomini fanno tutti schifo” seguita da “Non mi sposerò mai. Mai. Mai”. Iniziamo bene! Ci viene presentata durante l’adolescenza innamorata del più bello della scuola ”quello che per chissà quale miracolo è stato risparmiato dai brufoli e dagli inestetismi della pubertà”. Purtroppo viene messa in giro la voce della sua cotta e questo sarà fattore di turbamento che si porterà dietro per molto, molto tempo!
La ritroviamo adulta e “pericolosamente proiettata sull’asfalto”.

Lui è Giulio Valenti, laureato in economia e in scienze della comunicazione, direttore di una casa editrice “stufo di essere considerato un oggetto sessuale”. Finalmente un uomo come si deve! Non è il solito maschio alfa che fatto del sesso lo scopo esclusivo della sua vita, non per questo Giulio è meno alfa, anzi è alfa, beta, teta, gamma e pure zeta!
Il suo cuore lo ha rubato “una ragazzina svariata anni fa. Una ragazza che non mi ha adulato, una ragazza che forse, mi ha odiato con tutta se stessa”. Indovinate chi la ragazza in questione? Esatto. E’ lei. Maria!

Si incontrano al lavoro. Si riconoscono quasi immediatamente. Giulio è determinato a conquistare la sua cotta adolescenziale. Sente un “perverso piacere a metterla in difficoltà”, non posso raccontarvi cosa combina, ma posso dirvi che le scene descritte sono esilaranti. Lei gli è sempre piaciuta “da quando Adele mi aveva detto, con un pizzico di perfidia, della cotta di Maria per me, in cuor mio avevo gioito immensamente. Essere degno della sua considerazione mi sembrava un vero miracolo e così, un giorno, ho preso coraggio a due mani e ho deciso di dichiararmi”. Non vi dico come è andata a finire. Diciamo che c’è stata un po’ di confusione e un bernoccolo sulla testa di qualcuno!
Ora che abbiamo conosciuto i protagonisti, possiamo passare ai personaggi secondari che sono fondamentali per definire le dinamiche tra Maria e Giulio.
In prima posizione troviamo Ada, migliore amica di Maria “bella e magra”,”un tipo pratico, imperturbabile, la sua tranquilla sicurezza è contagiosa”. Ho adorato questo personaggio, innanzitutto pratica yoga e già solo per questo la amo; dopo i protagonisti è il mio personaggio preferito. Per chi non lo sapesse anche io pratico yoga da svariati anni, ma, purtroppo, su di me non ha lo stesso effetto sedativo che ha su Ada perché di pacato non ho proprio nulla. Lei è irriverente e pratica, cerca di risolvere le situazioni problematiche in cui si trovano i suoi amici e lo fa con irruenza, impulsività e un pizzico di follia.
Al secondo posto, sul podio sia chiaro perché sinceramente non mi permetterei mai di degradarla e farla retrocedere nei bassifondi della mia lista, c’è la Signora Fiume, madre di Maria, una specie di arpia placcata d’oro che persegue senza sosta il suo obiettivo principe: trovare un marito per sua figlia, possibilmente belloccio, ma su questo possiamo soprassedere, il requisito fondamentale è un cospicuo conto in banca.
Sul podio, a pari merito con la signora Fiume, c’è Luisa Caputo in Alberti, amica della madre di Maria “dal cretaceo”, “odiosa e spocchiosa come lei”.
Troviamo poi Alberto Alberti e già il nome è tutto un programma. Da ragazzo era “chiuso, occhialuto, piuttosto anonimo”, da adulto è “un uomo col fisico statuario ed elegante” ma è gay purtroppo per noi! Vive una felice, a momenti alterni, relazione con Vitaliano, un bellissimo personal trainer, o come si definisce lui “mortalmente bello e incredibilmente intelligente.
 Dulcis in fundo troviamo D., ma non vi dico chi è altrimenti temo di sottrarvi il divertimento, posso però descriverla “ha un fisico mozzafiato e lunghi capelli color rame. Sembra una bambola di porcellana per quanto è perfetta”.
Ora che abbiamo fatto il punto dei personaggi possiamo passare alla storia:
I due protagonisti si incontrano, dopo svariati anni, nella casa editrice in cui entrambi lavorano:
Lui è “il fusto moro, che ha lo sguardo duro come l’onice”
Lei è la “rossa come la scarpa che porta in mano”.
Giulio, non appena riconosce Maria, si rende conto che i sentimenti che aveva provato per lei durante l’adolescenza sono prepotentemente riemersi. Cerca in tutti i modi di farsi notare e, in realtà, ci riesce! Maria, infatti, davvero, davvero non vorrebbe far scorrere nella sua mente immagini indubbiamente poco professionali ma è maledettamente difficile. “Maria, a cuccia e dì qualcosa, per l’amor di Dio”, si ammonisce quando Giulio le parla e lei rimane imbalsamata a fissarlo. C’è solo un piccolissimo problema, la ragazza ha una volontà di ferro, è testarda all’inverosimile. Teme che lui possa farla soffrire di nuovo. Giulio è stato la sua maledizione; lo odia perché lui “ha fatto già abbastanza danni alla mia autostima”. Non può però negare che le faccia un certo effetto averlo vicino “ma deve essere orgoglio. Si. Decisamente. E’ l’orgoglio ferito. E’ l’impossibilità di accettare quello che gli uomini come Giulio fanno alle donne come me”, “di tempo ne è passato, ma quando mi guarda mi sento ancora quella ragazzina fragile e insicura. Io che ho lavorato tanto per credere in me stessa” “non voglio permettergli di continuare a farmi sentire debole”. E qui devo fare un appunto. Nella maggior parte del romanzo Maria è molto sicura di sé, del suo aspetto e della sua intelligenza Basta un po’ di make up e i capelli raccolti in una coda “ed ecco mi sento una bomba. Altro che ragazzina grassoccia e insicura. Non ho motivo di dubitare di me”; personalmente questo atteggiamento l’ho apprezzato tantissimo. E’ raro trovare personaggi di questo genere, come è raro trovare persone che si sentono a proprio agio con il proprio corpo. Il problema emerge quando si trova in prossimità di Giulio “quelli come lui non fanno sul serio con quelle come me”. È il suo pensiero fisso! Maria pensa che Giulio voglia ridicolizzarla di nuovo come, dal suo punto di vista, ha già fatto in passato; in realtà la storia è un po’ differente, ma non posso svelarvi di più! Posso però dirvi che la bella Maria passa gran parte del romanzo a ripetersi che lui non le piace affatto “Non mi piace. Assolutamente, categoricamente, irrimediabilmente. Non mi piace”. Certo e io sono la sorella perduta di Kim Kardashian!
La ragazza finge di essere fidanzata con Alberto per aiutarlo con sua madre e, non contenta, finge di uscire con Vitaliano, per amor del vero devo specificare che è Vitaliano a fingersi interessato a Maria perché si è reso conto della gelosia di Giulio che, poverino, non sa cosa fare :“L’effetto che mi fa è devastante non è solo fisico: c’è quello ma c’è anche il calore che mi esplode nel petto quando lo vedo C’è il totale rapimento della mente mi scopro a guardarle le scarpe e a ridere delle sue battute al vetriolo”. E’ proprio romantico! Questo atteggiamento è alieno per me che non sono eccessivamente sentimentale, in realtà non lo sono affatto: sappiate che durante il primo anno di fidanzamento con il mio attuale compagno, dopo un litigio, lui comprò un bellissimo mazzo di rose rosse e lo mise davanti la porta di casa mia, beh la sottoscritta uscì senza degnare quel gigantesco mazzo di fiori di uno sguardo e non perché fossi arrabbiata, ma perché davvero non lo avevo proprio visto. Lo so, lo so, sono una stronza, ma sia messo agli atti che erano le 8.30 di mattina, praticamente l’alba dal mio punto di vista, stavo andando a lavoro e avevo passato la notte in bianco. Morale: da quel giorno non ho più ricevuto una rosa, o un fiore, nemmeno un fascio d’erba, in realtà!
Dopo questo sproloquio direi che possiamo tornare al romanzo; dal mio punto di vista sono due gli episodi basilari della storia, quelli che portano alla svolta:
numero uno: durante una serata con gli amici di lei (ovviamente c’è anche Giulio!) lui ha la brillante idea di sfidare Maria “Il bellini è una scelta tipicamente femminile. Per chi non regge l’alcol”. Errore gravissimo. Mai sfidare una donna. Siamo altamente competitive! I due infatti si ritrovano il giorno successivo con un gran mal di testa a casa di lei. Non lanciatevi persuadere da pensieri malfidati.  Non è successo nulla. Lui ha dormito sul divano!
Numero due: la fiera del libro di Torino cui partecipano sia Giulio che Maria. A causa di un malinteso sorgono delle difficoltà tecniche, ma non posso svelarvi altro, altrimenti nessuno di voi comprerà il romanzo e poi sarò costretta a sentirmi terribilmente in colpa per le royalty perse dall’autrice! Posso però dirvi che la situazione precipita in maniera rovinosa!
Devo ammettere che i personaggi di questo romanzo mi sono piaciuti molto, tutti!
Sono descritti perfettamente, psicologicamente delineati benissimo. Maria, in particolare, rappresenta tutte noi: non è perfetta, non ha il fisico di Gigi Hadid, né i capelli adatti alla pubblicità dello shampoo, è fragile, ma anche orgogliosa e testarda. Come la stessa autrice ha specificato, i suoi personaggi non sono esenti da errori e da valutazioni sbagliate. Sono fragili, a volte superficiali e queste caratteristiche li rendono vivi, una volta chiuso il libro sembra rimangano con noi. Il ritratto degli intricati meccanismi della psiche umana è eseguito in modo inappuntabile, l’autrice ha creato personalità abbastanza potenti da rimanere con il lettore oltre la pagine, da permettergli di specchiarsi nei personaggi, nelle loro scelte, nei loro pensieri e desideri.
I dialoghi sono frizzanti, divertenti, realistici: 
“sto salvando le chiappe di entrambi. Per favore evitiamo di nominare le chiappe di chicchessia”
“diciamo che sembravi interessata alle mie chiappe il primo giorno che ci siamo rivisti”.

Devo scrivere due parole su qualcosa che ho letto nel romanzo e che mi ha lasciata piacevolmente colpita. Ad un certo punto sono inserite delle citazioni che io ho amato perché, se non fosse chiaro, sono un’appassionata di letteratura: la prima è “odi et amo”, tratta da una poesia di Catullo che, ovviamente, ho deciso di commentare. Chiedo venia, ma proprio non posso esimermi, cercate di capirmi, sto per laurearmi in lettere, non riesco a farne a meno.

Numero uno:

Liber di Catullo - Carme LXXXV (85)  
“Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior”.

La traduzione è la seguente:
“Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia.
Non lo so, ma sento che accade, e mi tormento”.

Numero due:
Nel romanzo troviamo la seguente frase:

“Dammi mille baci e poi cento, poi altre mille e poi altri cento, e poi ininterrottamente ancora altri mille e altri cento ancora”

Questa bellissima citazione è ripresa dal Carme V (5) del Liber di Catullo
“Vivamus mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum seueriorum
omnes unius aestimemus assis!
soles occidere et redire possunt:
nobis cum semel occidit breuis lux,
nox est perpetua una dormienda.
da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum.
dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut ne quis malus inuidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum.”

Qui la traduzione:
“Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e i rimproveri dei vecchi pedanti
tutti insieme non consideriamoli un soldo.
I giorni tramontano e tornano;
ma noi quando cade la breve luce della vita,
dobbiamo dormire una sola interminabile notte.
Donami mille baci, poi ancora cento,
poi altri mille, poi ancora altri cento,
poi di seguito mille, e poi di nuovo altri cento.
Quando poi ne avremo dati migliaia,
confonderemo le somme, per non sapere (il numero dei baci),
e perchè nessun malvagio ci invidi,
sapendo che esite un dono così grande di baci.”

Io ora starei qui a parlarvi di Catullo e del suo amore per Lesbia (che, per chi non lo sapesse, era una meretrice, probabilmente assassina), ma mi rendo conto che questa recensione è durata più del dovuto per cui vi lascio liberi da ulteriori sproloqui e dai consigli sparsi, ma solo per questa volta!


Voi avete letto questo romanzo? Cosa ne pensate?

Commenti

  1. Io adoro le tue recensioni. Sappilo ❤❤❤

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io adoro i tuoi libri!!! Quest'ultimo poi mi ha dato la possibilità di parlare di Catullo che adoro!!! Grazie ❤

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