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Recensione "La verità è che non ti odio abbastanza" di Felicia Kingsley


Libro: La verità è che non ti odio abbastanza


Autore: Felicia Kingsley


Editore: Newton Compton Editori


Copertina flessibile: 406 pagine


Stampa: 04/11/2019


Dove acquistarlo:

Newton Compton Editori

Amazon

IBS



L’altro giorno, mentre assaporavo la pastiera preparata da mia sorella, tanto per non accumulare ulteriori quantità di adipe, il mio kindle ha ritenuto opportuno, in tutta autonomia sia chiaro, inserire tra le proposte di lettura questo romanzo di Felicia Kingsley ed io, ovviamente, non ho potuto opporre alcuna resistenza. Nessuno mi conosce come il mio kindle! Questo è il motivo per cui vi sto rifilando la seguente recensione.
So che siete contente! Ammettetelo!
Poiché sono sicura che ormai padroneggiate perfettamente le regole del Ministero della Salute riguardo il Covid – 19, credo sia giunto il momento di ricominciare con le nostre consuete avvertenze, anche perché questo romanzo le merita tutte.
AVVERTENZE. Se sentite la trascinante esigenza di leggere una favola languida, in cui la bella principessa dai grandi occhi color del mare e dai capelli lisci come la seta che, stressata dall’eccessiva vita mondana e dai paparazzi che non si accontentano più della Bella Addormentata nel bosco (troppo facile da scovare!), ma vogliono un’anteprima del matrimonio della protagonista, abbastanza ebete da sposare il principe dalla mascella volitiva, ma sempre troppo occupato a rimirare i soffici capelli biondi allo specchio delle sue brame, invece di uccidere draghi e catturare streghe malvagie, beh NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!!
Se avvertite l’ardente bramosia di una storia sdolcinata, il cui protagonista, un guerriero dai lunghi capelli color dell’ebano, dagli occhi scuri come la pece e dal villoso petto abbondantemente ricoperto di olio di cocco, attacca la fortezza per salvare lei, la sola ed unica donna che abbia mai amato rapita dal suo acerrimo nemico, che l’attende a braccia conserte nell’angolo buio della torre senza nemmeno azzardarsi a trovare una soluzione all’incresciosa situazione in cui è finita, beh anche in questo caso, NON LEGGETE QUESTO LIBRO!!!
QUESTO LIBRO NON FA ASSOLUTAMENTE AL CASO VOSTRO se, in tempi di magra da quarantena, sentite l’avvolgente desiderio di leggere una storia alla Cinquanta, Sessanta sfumature del colore che preferite: qui non troverete nessuna hot suite, niente bende di seta, niente funi, niente manette, forse le manette si, ma non per il motivo che immaginate voi.
Se invece avvertite la smania di leggere un romanzo la cui protagonista è una vera spina nel fianco praticamente di chiunque, se avete voglia di divertirvi con le sue battute sagaci e se volete avere un’idea di cosa significhi il detto cadere sempre in piedi, beh QUESTO E’ IL LIBRO CHE FA PER VOI!
In realtà questo LIBRO FA AL CASO VOSTRO anche se soffrite di depressione da cellulite che si sta instaurando indebitamente sulle vostre cosce, perché se non si può uscire non si può far altro che cucinare e mangiare, altrimenti il tempo come lo passiamo?
LEGGETE QUESTO LIBRO anche se soffrite di ansia da capelli bianchi che, dopo un mese senza la vostra parrucchiera di fiducia, hanno deliberatamente preso la malsana decisione di spuntare come funghi al centro della testa, proprio lì, dove portate la riga dal 1990.
Ultimo, non certo per importanza, questo LIBRO FA AL CASO VOSTRO, anche se soffrite di una non troppo rara forma di esaurimento nervoso da serie tv che sono state interrotte proprio quando stavate per scoprire quale, tra i due contendenti, piuttosto fighi occorre ammetterlo, avrebbe scelto la protagonista.


L'autrice è Felicia Kingsley, classe 1987, lavora come architetto, il suo primo romanzo "Matrimonio di convenienza" è diventato il secondo libro più letto nel 2017. Tra i suoi libri troviamo: "Stronze si nasce", "Una Cenerentola a Manhattan", "Appuntamento in terrazzo", scritto "per fare la mia parte durante l'emergenza Covid-19", come si legge sul suo profilo Facebook, infatti i proventi verranno devoluti all'Ospedale Policlinico di Modena.

Potete trovarla qui:



Ora che abbiamo esplicato il necessario direi che possiamo passare ai protagonisti del romanzo.

Lei: Alexander Sloan, detta Lexi ci viene presentata 48 ore dopo che la sua vita è andata a rotoli.
 Ha sempre fatto parte dei “privilegiati”, in parole povere è ricca sfondata! Quando, da bambina, si rende conto che non tutti possono permettersi di comprare ogni mese i giocattoli da Fao Schwartz decide di chiedere a Babbo Natale una sfilza di regali da donare, ancora chiusi, alle figlie della sua domestica. Carina lei!!! 
Il romanzo si apre nel giorno del suo compleanno che trascorre a fare check up medici completi. Almeno lei è uscita, io il mio compleanno l’ho trascorso a casa con un pezzo di torta avanzata dal compleanno di mia sorella, e le candeline che indicavano un’età molto inferiore rispetto a quella che ho, ma che mi sono andate più che bene! La nostra Lexi usa un profumo molto particolare “Coco Mademoiselle corretto con due gocce di essenza al bergamotto”, io non lo so cosa è l’essenza al bergamotto, ma quando vado a fare la doccia abbronzante nel Centro Estetico sotto casa c’è sempre una bottiglia di sottomarca di essenza al bergamotto che dovrebbe rendermi nera come Naomi Campbell, ma la realtà è che non funziona nemmeno dopo un quarto d’ora trascorso a sudare come uno scaricatore di porto alle due del pomeriggio nel Sahara, così la mia pelle resta diafana. Ma io non mi arrendo, sia messo agli atti!

Lexi abita nella “suite di un hotel a cinque stelle sulla Quinta. Centosessanta metri quadri, sala da pranzo, letto kingsize, due bagni, soggiorno con vista sul parco e maggiordomo privato. Il minimo sindacale per una ragazza di ventisette anni, a New York”. Proprio come me: quaranta metri quadri in tre più due cani, cucina e salotto in un unico ambiente, un bagno in cui c’è ancora il bidet di mio nonno che era sulla sedia a rotelle per cui faccio pipì tre metri sopra il cielo, vista sulla cucina di mia zia Vittoria e il maggiordomo sono io!

Vi svelo quale è la sua idea di regalo di compleanno, una Mercedes “non una qualunque! E’ la Mercedes. La mitica 300 SLAMG ali di gabbiano, del 59”. Per il mio diciottesimo compleanno, mio zio mi ha regalato venti euro e un bigliettino riciclato da un battesimo su cui era disegnata con la penna nera, nemmeno con una matita colorata, considerato che il bigliettino era blu, una macchina con la seguente dicitura, cito testualmente “Tra poco arriverà questa”. Beh la macchina non è mai arrivata, anzi è arrivata, ma l’ho comprata io, una Ypsilon elefantina usata, non di seconda mano, bensì di terza mano, nel senso che io ero la quarta proprietaria. Si fa quel che si può!

Ma torniamo a Lexi, se non l’ho esplicitato a sufficienza lo ripeto, è ricchissima, rampolla della “Sloam Securities”, gestisce l’ufficio stampa di un brand di moda, sottolineo che il brand è delle sue migliori amiche che non hanno idea di come ideare e cucire un abito, ma hanno soldi a palate.
La vita della nostra protagonista cambia drasticamente, addirittura si ritrova a prendere la metro e a camminare per venti minuti! Disastro!


Lui è Eric Chambers, lavora nella Divisione White Collar è un uomo alto dal “profilo volitivo della mandibola, il naso dritto, le labbra piene e perfettamente disegnate”, “un uomo così alto che per guardarlo in faccia, sono costretta a piegare il collo all’indietro”. Ha un bel caratteraccio: determinato, a tratti dispotico, ruvido e pare guardare tutti “con un’aria di superiorità”.

Il primo incontro tra i due protagonisti avviene a casa di zio Rafferty, ma non è dei migliori. Lexi ed Eric, più che incontrarsi, si scontrano.
Il secondo incontro avviene nel “posto” di Lexi (ovviamente non vi dico quale è), sappiate però che questo  non è affatto preferibile al predente incontro.
Si ritrovano, non certo per una coincidenza, nell’appartamento di lui, e, a questo punto, potremmo pensare che tra i due scatti la scintilla, potremmo pensare ad una notte bollente, a baci ansimanti….. beh no, niente di tutto questo, anzi se è possibile, questo incontro, è peggiore degli altri.
Lexi, da buona ricattatrice quale è, fa un accordo con Eric “un tetto sulla testa in cambio di informazioni”. Lo so cosa state pensando, ma non è così, nessuna convivenza forzata, ma un “loft post-industriale con arredamento minimalista”, in pratica “un ripostiglio con i tubi degli impianti che pendono dal soffitto, un divano sfondato e un armadio che non sta chiuso”.
Da questo momento in poi le cose si acutizzano notevolmente ma non posso svelarvi altro, mi dispiace.

Passiamo invece ai personaggi secondari:

al primo posto direi che possiamo piazzare zio Rafferty, lo zio di Lexi. In fondo, se non fosse stato per lui la storia non avrebbe avuto motivo d’essere.

Al secondo posto sistemiamo Rebecca e Jamima, migliori amiche della protagonista. Loro non ci piacciono, ve lo dico subito!

Al terzo posto c’è un altro che proprio non ci piace, Rick, fidanzato di Lexi e ”candidato a governatore dello Stato”. Di Rick bisogna tener conto di tantissime cose: “mangia ortaggi e foglia verde solo se cotti al vapore, la frutta solo senza semi, la farina unicamente integrale; è intollerante ai latticini, ma solo se freschi, miele, sciroppo d’agave si, i pistacchi ma non saltati” e una sfilza di cose assurde che mi sono stancata di scrivere.

Andando avanti troviamo Brianna, altra amica (lei ci piace) di Lexi, sposata con tre figli, “e la cosa più eccitante che mi ha detto mio marito la scorsa settimana è stata :<<i piatti stasera li lavo io>> “. La cosa più eccitante che mi ha detto il mio fidanzato nell’ultimo mese è stata “ti ho portato tre bottiglie di vino bianco”.

Ultima, ma non ultima Lady D, ma non vi svelo chi è, vi dico solo che è un personaggio fondamentale!

Quindi ricapitolando abbiamo due protagonisti determinati, ostinati e risoluti, una serie di personaggi a volte ambigui, spesso irremovibili che, però, sono importanti ai fini della storia peché la sagomano e le permettono di evolversi, di progredire. I caratteri dei personaggi sono perfettamente delineati, assolutamente realistici rispetto ai ruoli che hanno.

I dialoghi sono esilaranti, divertentissimi e due risate non fanno certo male soprattutto in un momento come questo!

Vi riporto un esempio. La scena si svolge a casa di Eric. Lexi gli ha chiesto di poter usare il suo computer per scrivere ed inviare curriculum, ovviamente la risposta di lui è stata negativa.

“E allora, come speri che lo trovi un lavoro?” Sulla faccia di Eric si tende un sorrido affatto rassicurante.
“Come fanno tutti quelli che non possiedono un computer”.
“A mano?”
“No. Andando alla biblioteca pubblica….”
“Cioè, dovrei andare in quei posti dove tutti usano i computer di tutti? Quelli che tutti toccano con le mani sporche?”
“Se non intendi leccare la tastiera, non credo che avrai problemi” risponde lui senza fare una piega. Prima che io possa obiettare, lui prende le chiavi, la valigetta e varca la porta. “Non ringraziarmi”.

Purtroppo, sempre per problemi legati alle royalty non posso svelare altro, ma vi consiglio caldamente di leggere questo romanzo perché è davvero splendido.  Se invece lo avete già letto fatemi sapere cosa ne pensate!






CONSIGLI SPARSI

Poiché oggi è Pasqua e mia sorella ha deciso di preparare una delizia al caffè, vi appioppo la ricetta perché è davvero squisita e semplicissima da preparare. Innanzitutto avete bisogno di 200 ml di caffè freddo non zuccherato, 200 ml di panna fresca per dolci, 35-40 gr di zucchero a velo. Unite il caffè con lo zucchero a velo e mescolatelo, poi montate la panna e versatela nel composto lavorandolo con le fruste elettriche. Riponete la crema in congelatore per un paio d’ore e, quando la tirate fuori, lavoratela ancora per qualche minuto. La nostra crema di caffè è pronta! 
La cara sorellina, ritenendo forse la crema di caffè ipocalorica, ha ritenuto opportuno preparare anche dei bicchierini di cioccolato. Purtroppo alcuni si sono infranti, come il mio sogno di ricevere come regalo di Pasqua un assegno milionario, e quelli rimasti li abbiamo mangiati tutti, però la ricetta la propongo lo stesso.
L’ingrediente è uno solo 200 gr di cioccolato fondente. Ci servono dei bicchierini di plastica come stampo.
Tagliate un bicchierino in 4 ed inseritelo all’interno di un altro bicchierino non tagliato otterrete così lo stampo, al momento di staccarli sarà molto più facile, procedete così anche per gli altri bicchierini, con questa dose ne otterrete 6. Versate in una pentola della acqua e sovrapponete un’altra pentolina in cui verserete la cioccolata fondente lasciatela sciogliere completamente mescolandolo ogni tanto. Quando la cioccolata si sarà sciolta con un cucchiaio versatela nei bicchierini e fatela aderire ai bordi. Sistemateli in freezer i bicchieri per 10 minuti, lasciando la pentola con cioccolato a bagnomaria sull’acqua calda. Trascorsi i 10 minuti tirate fuori i bicchierini e fate un altro strato di cioccolato, poi riponete nuovamente i bicchierini nel congelatore per 30 minuti. Trascorso questo tempo tirate fuori i bicchieri dal congelatore, toglieteli dal primo bicchiere intero e staccate le alette che avete tagliato in precedenza, procedete con delicatezza in modo da non romperlo, questo passaggio noi lo abbiamo saltato! Infine riempiteli di mousse al caffè. Io ne ho mangiati tre oggi, sono ottimi!


Questa è la foto della crema al caffè preparata da mia sorella,noi ci abbiamo spruzzato un quintale di cacao sopra perchè non siamo affatto parsimoniose e perchè il motto a casa nostra ultimamente è  la linea prima di tutto!
Come potete notare ho inserito anche una bella bottiglia di liquore alla liquirizia della Distilleria Artigianale Effluvium di cui ovviamente vi lascio il link perchè dovete assaggiare i prodotti che producono, da leccarsi i baffi e credetemi, da quando la mia estetista ha dovuto chiudere di baffi me ne intendo!

Qui i link per acquistare i prodotti della Distilleria:



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